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Il rinvaso delle piante grasse

Prima del rinvaso delle piante grasse: Cure generali 

Le piante grasse, sono di solito caratterizzate da una crescita abbastanza lenta, pertanto il rinvaso delle piante grasse non è un’operazione che si rende necessario compiere con eccessiva frequenza. È consigliabile, comunque, compiere questa operazione ogni due anni o nel momento in cui ci si accorge che la pianta presenta una crescita stentata, di aver esaurito i nutrimenti contenuti nel terriccio oppure le radici tendono a fuoriuscire dal buco di scolo del vaso. Il rinvaso permette di ripristinare le condizioni ottimali del substrato, dare uno stimolo alla crescita ed eventualmente eliminare alcuni parassiti come la cocciniglia. Gli esemplari più giovani crescono meglio se rinvasati ogni anno, mentre per le piante adulte si può effettuare ogni 4-5 anni. Un caso particolare è quello del Melocactus che, essendo particolarmente delicato non sopporta questo tipo di operazione che può arrivare a causarne la morte; per questo motivo è meglio lasciarli tranquilli nella loro dimora.
  
  

Quando eseguire il rinvaso delle piante grasse

Il periodo migliore per effettuare il rinvaso è quello che precede il risveglio vegetativo della pianta, ovvero nei mesi di gennaio-febbraio. Le piante più tardive possono essere rinvasate anche nel periodo di aprile-maggio. Si consiglia di rinvasare le piante un paio di mesi prima della fioritura. In caso di necessità questa operazione può essere eseguita in altri momenti, evitando sempre e comunque il periodo della fioritura, o al principio della fase di riposo (ottobre-dicembre).
  
  

La scelta del vaso

I vasi che ospiteranno le piante dovranno assicurargli un ambiente confortevole per le radici, per questo motivo esistono delle linee guida generali da seguire:

  • I vasi dovranno essere bassi e larghi per le specie con radici sottili e che si sviluppano superficialmente, come nel caso dei Sempervivum, di molte Mammillarie e Lobivie.
  • Alti e stretti per le specie provviste di radici napiformi, ovvero carnose e molto allungate, come nel caso delle Copiapoa, di alcuni Turbinicarpus pelecyphora e Leuchtembergia.

Le radici delle piante grasse non devono mai vivere in un vaso troppo grande, devono essere circondate al massimo da 2-3 cm di terriccio. I materiali più comuni, tra cui scegliere, sono la plastica e la terracotta, entrambi presentano pro e contro. I vasi di coccio permettono una migliore traspirazione del terreno, che tende ad asciugarsi scongiurando così i dannosissimi ristagni d’acqua. Questo tipo di materiale presenta alcune difficoltà per quanto riguarda la pulizia data la sua porosità, questa caratteristica fa si che le radici delle pianta vi aderiscano; di conseguenza al momento del rinvaso ci potrebbero essere degli strappi al livello delle radici. La plastica, al contrario, non è traspirante e potrebbe creare delle problematiche per l’eccessiva umidità. I pro della plastica risolvono i contro della terracotta, ossia, una pulizia più facile e un’estrazione delle radici più rapida e senza rischi di rotture.
 
 

Come procedere con il rinvaso delle piante grasse e succulente

Dopo aver effettuato la scelta del vaso che andrà a o ospitare la pianta sarà possibile eseguire il rinvaso in poche mosse.

Nel caso di esemplari dotati di spine importanti occorrerà imbragare la base della pianta con uno straccio o con dei fogli ci carta (giornale, carta da pacchi) ripiegati a mo di fascia alta più o meno 5-6 cm. Questo accorgimento permetterà una presa salda della pianta evitando il rischio di dolorose punture. Dopo aver estratto la pianta dal suo vecchio vaso, prestando particolare attenzione alle radici, si potrà appoggiare l’esemplare in un ripiano sul quale si procederà a eliminare tutto il terriccio vecchio in eccesso. Prima di riporre la pianta nella nuova sistemazione si consiglia di verificare lo stato di salute delle radici e del fusto, se si dovesse verificare la presenza di parassiti, come la cocciniglia, si potranno immergere le radici in una soluzione di alcol e acqua al 50% per qualche secondo. Nel caso in cui si fossero effettuate delle medicazioni anche di una certa importanza (tagli di alcune parti) sarà meglio far asciugare la pianta per 5-7 giorni prima di effettuare il rinvaso, in un luogo ombroso e ventilato. Dopo aver collocato la pianta nel nuovo vaso si può procedere all’aggiunta del terriccio negli spazi vuoti tra le radici e le pareti del vaso e spingerlo delicatamente verso il basso.
 
 

Ultimi suggerimenti per il rinvaso delle piante grasse

Al termine delle fasi di rinvaso non annaffiare prima di 7-10 giorni, per permettere alla pianta di acclimatarsi nel nuovo ambiente e assorbire l’umidità del nuovo terriccio.

Tag: Succulente
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